La storia degli shorts

Sebbene possano sembrare un’invenzione recente, i pantaloncini sono nati alla fine del XIX secolo. Inizialmente venivano usati come indumento per le divise degli scolari; solo nel Novecento entrano a far parte del guardaroba degli adulti.

La loro evoluzione

La prima donna a indossare i pantaloncini fu la tennista Alice Marble nel 1933. Questo evento fece molto scalpore, ma negli anni ’50 i pantaloncini erano già molto popolari tra la popolazione femminile.

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Photo credits: www.passioneretro.it

Icone dei pantaloncini

Nei vari decenni i pantaloncini hanno cambiato forma, aspetto e stile anche grazie alle icone che li indossavano.

Negli anni ’60, l’icona di bellezza Brigitte Bardot li indosserà stretti e cortissimi con stivali lunghi, in perfetta sintonia con il suo anticonformismo sbarazzino e ribelle.

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Negli anni ’70 gli shorts sono diventati cortissimi, parliamo di “hot pants“: shorts micro, attillati, sexy e sbarazzini, in piena sintonia con lo spirito anticonformista e ribelle del decennio hippy. Uno dei massimi rappresentanti di questo stile è stata Raffaella Carrà, che li ha indossati anche in prima serata.

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Gli anni ’80 porteranno gli shorts nel punk con borchie e pelle. Gli anni ’90 li vedranno cortissimi, in jeans e sfilacciati: stile minimal e “appartenente”, accompagnati da grandi t-shirt stampate, zaini e Dr. Martens.

Negli ultimi anni, però, abbiamo avuto un trend inverso: non più pantaloni super corti e attillati, ma morbidi e ampi, preferibilmente a vita alta, come i nostri Bermuda Fatigue model.

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